Nella Capitale la lotta alle piazze dello spaccio prosegue. Ma nelle ultime settimane è spuntata una nuova frontiera che spaventa molto
La droga si evolve molto e la tecnologia riesce a dare una mano molto importante in questo processo. Naturalmente i carabinieri lavorano per portare ad eliminare queste piazze di spaccio anche se non è mai un lavoro semplice. Le frontiere diventano sempre diverse e non è mai un compito facile riuscire ad individuare dove le sostanze stupefacenti vengono vendute.
Negli ultimi tempi a Roma è stata scoperta una nuova frontiera dello spaccio: ovvero quella dei token. Davvero un qualcosa di molto particolare. Il soggetto doveva esibire il codice di una banconota arrivato tramite una applicazione di messaggistica e tramite questo riceveva la sostanza. Si tratta davvero di un qualcosa di nuovo e che presto potrebbe arrivare anche in altre città. Naturalmente i carabinieri hanno scoperto tutto e aperto un’inchiesta per verificare meglio quanto succedeva nella Capitale. Sono diverse le persone indagate ed ora sono in corso tutti gli approfondimenti del caso.
Roma, prosegue la lotta allo spaccio
La lotta allo spaccio a Roma prosegue senza sosta. I carabinieri di Frascati hanno eseguito una ordinanza nei confronti di 13 persone (8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari ndr) dopo l’inchiesta che ha portato alla scoperta di questa nuova frontiera per andare ad acquistare la droga tramite i token.
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Un qualcosa di davvero inedito e che ha coinvolto anche diverse zone della Capitale. Lo spaccio, infatti, avveniva presso Vermicino, Fidene, Spinaceto, Guidonia Montecelio, zona Albuccione, Borghesiana, Finocchio e Tor Bella Monaca. Il blitz dei carabinieri ha permesso di mettere fine a questa vicenda e portare alla luce un nuovo metodo di spaccio.
Naturalmente le indagini continueranno nei prossimi giorni e si proverà a chiarire meglio quanto stava succedendo in queste zone di Roma e, soprattutto, se la frontiera dello spaccio avrà ulteriori novità. Naturalmente al vaglio anche le persone che sono finite in manette. Per loro si è deciso delle misure cautelari differenti e vedremo cosa succederà dopo l’interrogatorio del magistrato di turno, che dovrà prendere decisioni importanti su di loro.
