Gli ultimi gravi episodi di cronaca hanno portato gli inquirenti ad effettuare dei controlli per accertare meglio quanto succede in queste cliniche
Controlli in tutta Italia dopo gli ultimi gravi episodi che sono avvenuti nel nostro Paese. I carabinieri del Nas nella mattinata di questo giovedì 12 giugno sono stati protagonisti di controlli in diversi centri di medicina estetica per effettuare degli accertamenti e fare degli approfondimenti su quello che succedeva in queste strutture.
Le ispezioni hanno interessato diverse regioni e anche a Roma i carabinieri hanno effettuato degli accertamenti e le notizie non sono sicuramente positive. Diverse strutture sono state trovate irregolari e sono scattate denunce e sequestri. Naturalmente si proseguirà nei prossimi giorni per cercare di scoprire meglio cosa succede in questi centri e si spera in davvero poco tempo di poter arrivare alla verità oltre che naturalmente garantire la sicurezza di tutte le persone che decidono di farsi degli interventi estetici.
A Roma deferita una persona
Anche a Roma sono stati effettuati diversi controlli e una persona è stata deferita. Secondo le informazioni di Sky TG24, il soggetto aveva fatto alcuni interventi estetici in modo illegale e senza abilitazione per l’esercizio delle professioni sanitarie. Sono stati sequestrati materiali sanitari e cosmetici.
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Un blitz che ha visto il coinvolgimento anche di altre città e i risultati sono stati sempre molto simili. Insomma, nella maggior parte dei centri non venivano rispettate le regole e questo metteva a serio rischio la vita dei pazienti. Ora con l’operazione odierna i carabinieri hanno messo a segno un colpo sicuramente molto importante e non è da escludere che in futuro si possano adottare delle regole molto più rigide e dure per quanto riguarda i centri estetici.
L’obiettivo deve essere quello di rendere il tutto molto più rigido proprio per evitare delle tragedie come avvenuto a Roma o in altre parti d’Italia. Un lavoro non semplice, ma necessario per garantire la sicurezza di tutti e consentire alle persone di poter subire interventi senza rischiare la propria vita.
