Il pugno duro del Viminale nei confronti delle persone vicine all’islamismo continua senza sosta. Nelle ultime ore è scattata una nuova espulsione
In Italia proseguono i controlli per quanto riguarda il rischio attentati. Le ultime vicende avvenute in Europa hanno portato il Viminale a rendere ancora più stringenti le verifiche e nelle scorse ore il Viminale ha effettuato una nuova espulsione nei confronti di un soggetto considerato pericoloso.

Stando alle informazioni di LaPresse, il Viminale ha deciso di emettere un decreto di espulsione nei confronti di un 30enne cittadino tagiko e molto vicino ad ambienti estremisti. L’uomo è ritenuto pronto ad effettuare un attentato in Europa e per questo motivo si è deciso di rimpatriarlo. Una scelta precauzionale, ma che ha come principale obiettivo quello di rendere maggiormente tranquillo il nostro Paese. Naturalmente il rischio di attentati è sempre molto alto e per questo motivo nei prossimi giorni si continuerà a controllare la situazione per dare un senso di sicurezza ai cittadini.
I dati del Viminale sulle espulsioni
I dati del Viminale sulle espulsioni sono importanti e continueranno ad aumentare nei prossimi giorni. L’Italia ha sempre adottato un sistema di prevenzione molto rigido per contrastare qualsiasi attacco terroristico. I fari sono puntati principalmente sulle grandi città e anche su Roma, dove ormai da diversi mesi gli obiettivi sensibili sono stati messi sotto la stretta osservazione delle forze dell’ordine del nostro Paese.
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Stando, comunque, ai numeri che il Viminale ha comunicato, dal 22 ottobre 2022 ad oggi sono stati eseguiti oltre 198 provvedimenti di espulsione o di allontanamento per proteggere il nostro Paese. Si tratta di cifre importanti e che confermano come in Italia si è attivato un sistema di protezione che consentono comunque di garantire la sicurezza ai cittadini e anche agli stessi turisti che vengono nel nostro Paese per vedere le bellezze.

Naturalmente i controlli continueranno nei prossimi giorni e si proseguirà con l’obiettivo di arrivare a garantire la sicurezza ed evitare qualsiasi rischio di attentato. Per questo motivo non si escludono ulteriori espulsioni di soggetti che hanno un legame molto stretto con gli ambienti estremisti e potrebbero organizzare qualche attacco in Europa o nel nostro Paese.