Due uomini, arrestati dalla Polizia di Stato, dovranno rispondere di sequestro di persona, tentata rapina, lesioni e violenza contro Pubblico Ufficiale
Una mattinata di terrore tra Guidonia Montecelio e via Tiburtina, nella zona ovest della Capitale. Scene di autentico Far West quando due uomini sono stati arrestati agenti della squadra mobile con accuse gravissime. Armati di bottiglie di vetro, hanno seminato il panico tra i passanti, costringendo una donna e il suo amico a trasportarli in auto prima di chiudersi dentro un bar e devastarlo.

Questa volta non è stata colpa di qualche straniero sbandato e in preda ai fumi dell’alcol. I protagonisti di una mattinata di ordinaria follia sonmo stati due italiani di 30 e 37 anni che, ancora per motivi da accertare, hanno a lungo tenuto in scacco un intero quartiere e molte volanti delle Forze dell’Ordine arrivate a sirene spiegate dopo le tante chiamate ricevute dai cittadini che increduli erano testimoni di questi momenti di puro terrore.
Far West alle porte di Roma
Un tranquillo lunedì di paura. Potremmo chiamarla così questa giornata dove forse il caldo ha giocato davvero un brutto scherzo ai due uomini che si sono resi protagonisti di episodi gravissimi tra aggressioni, sequestri di persone e un bar devastato. Tutto ha avuto inizio poco dopo le 9, quando sono arrivate al numero unico delle emergenze più segnalazioni tutti simili. A Guidonia Montecelio, il sobborgo sulla via Tiburtina alle porte del quadrante ovest di Roma, due uomini armati di bottiglie di vetro si aggiravano per strada, con fare molto aggressivo, molestando e minacciando i passanti.

Quando la polizia è arrivata sul posto, dei due uomini si erano perse le tracce perchè nel frattempo avevano fermato un auto con a bordo un ragazzo e una ragazza costringendoli a fuggire via a tutto gas. La donna poco dopo è riuscita ad uscire dall’auto e a rifugiarsi all’0interno di un supermercato doive ha chiamato a sua volta la polizia raccontando quello che stava accadendo. Mentre il compagno, rimasto con i due esagitato veniva colpito da calci e pugni.
Un bar devastato
L’ulteriore segnalazione della donna ha fatto confluire altre pattuglie della Polizia che sono riusciti ad intercettare i due malviventi mentre erano intenti a rapinare un bar sulla via Tiburtina. Dopo aver devastato il locale, si stavano facendo consegnare l’incasso dal gestore dell’esercizio pubblico, proprio mentre arrivavano le forze dell’ordine tutte oramai confluite davanti al locale.

Oramai beccati in flagrante i due complici hanno cercato di fuggire a piedi resistendo anche con la violenza al tentativo di arresto, prima di venire comunque bloccati e finalmente portati in questura dove ora dovranno rispondere di un elenco lunghissimo di accuse. Concorso nel sequestro di persona, tentata rapina, resistenza, minaccia, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, ovviamente per entrambi è scattato l’arresto, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.