L’Inps lo ha fatto davvero e del resto è da gennaio che avvisa i contribuenti: la brutta sorpresa sulla pensione di giugno.
Martedì 3 dicembre per alcuni pensionati potrebbe essere una giornata negativa. Scopriranno infatti che nell’assegno mensile mancheranno 50 euro e non è finita qui, purtroppo.

L’Inps lo aveva già comunicato a gennaio ma ha aspettato qualche mese (e i controlli dell’Agenzia delle Entrate) prima di rendere ufficiale la restituzione di una parte della pensione da parte di molti aventi diritto. Per chi non lo ha già appurato guardando il cedolino di giugno disponibile sul sito Inps, martedì 3 giugno sarà una giornata inaspettata per molti pensionati. Non sappiamo di preciso quanti, ma lo scopriremo fra poco.
Perché mai la pensione deve subire un ammanco di 50 euro nel mese di giugno? E non finisce qui, perché la stessa somma potrebbe essere decurtata anche almeno fino a settembre. L’Inps a maggio ha spedito ai diretti interessati una nuova comunicazione, quindi la maggior parte dei pensionati coinvolti dovrebbe essere a conoscenza di ciò che sta succedendo.
Pensioni: 50 euro in meno da giugno a settembre, chi ci perderà e perché
Dopo vari avvertimenti inequivocabili, l’Inps ha deciso di mettersi in azione. Toglierà 50 euro dalle pensioni e potrebbe farlo fino a settembre. Ma c’è una spiegazione.

L’Inps vuole indietro i soldi pagati per prestazioni non dovute. L’Istituto nel mese di maggio ha spedito una comunicazione che avvisava che una parte della pensione sarebbe stata trattenuta a giugno e anche a luglio, agosto e settembre. Una novità, come abbiamo anticipato, che era stata annunciata già il 7 gennaio scorso. Ciò che era scritto confermava che l’Agenzia delle Entrate aveva concluso i controlli sui redditi di chi aveva percepito i bonus una tantum da 200 e 150 euro. Il Fisco ha scoperto che alcuni percettori non rientravano in realtà nella platea dei beneficiari, ovvero coloro i cui redditi personali imponibili IRPEF 2021, non superavano rispettivamente i limiti di 35.000 e 20.000 euro.
L’Inps, una volta scoperti gli errori, ha inviato ai soggetti interessati una comunicazione di indebito tramite la Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione, il Servizio Notifiche Digitali. E ora si riprende i soldi: il recupero verrà effettuato con una trattenuta a rate mensili dall’importo di 50 euro a partire dal cedolino di giugno 2025. Chi ha ricevuto indebitamente il bonus da 200 euro vedrà 50 euro in meno fino a settembre compreso, ad agosto chi ha ricevuto quello da 150 euro.